Sono giorni di sensazioni miste e molto intense.
In certi momenti mi fermo a pensare e sento come una morsa allo stomaco....fra poche settimane finisce l'esperienza più bella della mia vita e non faccio che ripensare a tutto quanto è succeso fino ad ora. E' come vivere in un film, i ricordi si materializzano nella mia mente e li rivivo come in slow motion e con la colonna sonora. Ci sono mattine in cui esco di casa e cammino per le strade di New York con la musica nella testa e tutti i suoni attorno a me mi arrivano ovattati; è come se cercassi di fissare ogni più piccola sensazione che vivo.
Per la prima volta nella mia vita mi è sembrato di vivere la mia vita in sincronia con la vita stessa. Oddio, questa è difficile da spiegare però.....in passato mi è sempre sembrato di vivere come in attesa che la vita vera arrivasse davvero. Vivere in attesa è stato assurdo, come non vivere mai il presente, come sentirsi sempre in una fase di transizione priva di significato se non nella speranza del futuro. Ora mi pare come se tutto si ricomponesse e mi ricordo del film Turnè, quando Abatantuono e Bentivoglio parlano e si confrontano sui momenti della vita: "prima è troppo presto e poi è troppo tardi....ci sarà un momento in cui devi correre, sentire la velocità.....fufufufufu"
Mi sento addosso questa sensazione ed è un totale subbuglio. Guardo Marcello che cresce e inizio a sentire quello che vive e quello che prova, come se mi ricordassi qualcosa o come se lo sentissi solo e poi mi guardo e ora sono io il papa e mi sembra cosi reale e irreale allo stesso tempo.
Mio Dio quanto sono confusi i pensieri ora nella mia testa. Credo sia quel sentimento che si sviluppa dentro quando sei bambino, quando vorresti sempre che i tuoi genitori vedessero quello che fai, che fossero contenti di come sei e che ti porti dentro anche quando cresci. A volte forse invidio Marcello perchè il suo mondo è rassicurante e protetto ora e contemporaneamente sento il dolore per lui quando un giorno sarà il suo turno di camminare da solo.
Credo che la tempesta di sensazioni sia dovuta all'approssimarsi della fine del master. Sento una tale malinconia pensando a momenti che ho vissuto e che non torneranno. Sento quasi l'odore delle giornate passate in biblioteca e poi per le strade di Madrid e in classe con i miei compagni della S4 e con i professori. Ho amato cosi intensamente tutto questo. Mi mancherà ora che bisogna di nuovo tornare nel mondo reale, quello dei grandi. Ma non potrebbe essere cosi la vita? fatto di cose che ti piacciono? Ho una pressione enorme addosso. Sento che devo trovare il modo per non dissipare l'energia che tutto questo ha generato. Voglio disperatamente continuare a ballare e saltare con Sally, giocare a calcio coi i Woodlegs a Canal Isabel. Voglio mangiare la cioccolata con Barbara dopo pranzo e giocare con Marcello. Voglio partire con PepeCar....
Alla fine è tutto cosi bello proprio perche non è ordinario ed è unico, non si ripete e mantiene la magia come le star del cinema o del rock scomparse prematuramente all'apice del successo si fissano nell'immaginario perchè non c'è un dopo....
Chiedo solo un ultimo Bar of the Week.
Fra un mese si chiude e ....
1 comment:
penso che chiunque abbia provato sensazioni fortissime per un periodo purtroppo breve, abbia la voglia matta di non farle finire mai, come quando ti innamori, vorresti che fosse così per sempre.
Ma poi ti accorgi che non finisce, bensì si trasforma...Buon Rientro e buona fortuna per tutto!
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